Ispirazioni
62° edizione del Salone del Mobile.Milano: Fattorini racconta le nuove tendenze
Ci siamo presi qualche giorno per rifiatare dopo le fatiche della settimana del Salone del Mobile. Ora, dati alla mano, siamo pronti a raccontarvi alcune delle cose più interessanti che abbiamo visto, dentro e fuori la fiera.
DIAMO I NUMERI?
Il Salone del Mobile 2024 ha confermato il suo importante ruolo nel panorama internazionale registrando numeri record: un’affluenza a +20,2 % rispetto all’edizione 2023, oltre 1100 eventi nel Fuorisalone e 1.950 espositori provenienti da 35 Paesi in fiera.
“Il 62° Salone del Mobile.Milano ha superato ogni previsione” ha commentato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano “Il Salone si riconferma un evento unico al mondo, un ponte di dialogo imprescindibile con le nuove geografie dei mercati: una città intercontinentale aperta all’innovazione, dove la competizione accelera la competitività di un settore chiave per l’economia del Paese e non solo. Una grande fabbrica di senso e valore, prodotto e occupazione, cultura materiale e immateriale.”
A partecipare, tutti i grandi brand che collaborano con Fattorini: da Cattelan Italia a Flos, da LAGO Design a Veneta Cucine, passando per Gervasoni, Campeggi, Mdf Italia, Zanotta.
DENTRO LA FIERA
I numeri parlano, ma quel che è certo, è che il Salone del Mobile.Milano è l’appuntamento di riferimento per il settore. Oltre al business ed alle relazioni, è in grado di richiamare operatori qualificati da tutto il mondo tra buyer, architetti, interior designer, media e appassionati. Tanti i marchi di valore, portabandiera del Made in Italy nel mondo, che da decenni esercitano l’innovazione con continuità.
Protagoniste, quest’anno, le Biennali EuroCucina / FTK Technology for the Kitchen e Salone Internazionale del Bagno. In entrambe, grande importanza hanno assunto le ricerche sui materiali e le tecnologie, in un’ottica di sostenibilità integrata delle proposte: meccanismi per il risparmio idrico, utilizzo di materiali 100% riciclabili o riciclati, soluzioni per realizzare prodotti performanti ma a basso impatto ambientale. A EuroCucina, sono state più di 100 le aziende provenienti da tutto il mondo a presentare le novità per uno dei luoghi simbolici dell’ambiente domestico: cucine che si fanno sempre più aperte, non soltanto destinate alla preparazione, ma vero e proprio spazio da vivere e da arricchire con finiture preziose e ad alte prestazioni tecniche. Sia da interni che da esterni.
In generale, nell’intero universo casa – dagli elettrodomestici agli imbottiti, dai mobili ai complementi – ad essere presenti in maniera massiccia sono la tecnologia e la ricerca di comfort e qualità di spazi che si fanno sempre più dinamici e interconnessi, privi delle canoniche separazioni di usi e funzioni a cui eravamo sempre stati abituati. Tante le aziende che infatti propongono soluzioni trasformabili, che dividono gli ambienti con partizioni mobili o di tessuto, interpretando quell’istanza molto contemporanea di potersi divertire, attraverso il design. Come Campeggi, che nel Pad 22, stand H21, curato da Matilde Cassani, presenta cinque novità del 2024: Brando, interpretazione del letto da campo pieghevole, a fisarmonica, disegnato dal designer ragusano Giuseppe Arezzi, classe 1993. CANISPE’, di Giovanni Levanti, una seduta imbottita che esplora la gioiosa relazione tra uomo e cane, con forme e tessuti differenti, per posture plurime e momenti di complicità, tra quiete e gioco. Le Temps De La Communaute’ di MATALI CRASSET, un divano scomponibile in sedute singole che permettono di dialogare e condividere il comfort insieme, riaffermando l’idea di un “noi”. Rubic, di Sakura Adachi, un daybed caratterizzato da un unico e originale movimento di trasformazione: ruotando la testa diventa una chaise longue, perfetto sia per l’outdoor che per l’indoor. Ed infine, il divano letto Tango, di Giulio Manzoni, sinuoso e avvolgente, capace di unire eleganza e comfort.
FUORI, IN CITTA’
Un tema, Materia Natura, abbracciato e adottato anche dai moltissimi eventi in città: colossi e brand indipendenti, designer emergenti, progetti di ricerca, scuole e aziende si sono concentrati sui progressi della disciplina in ambito sostenibilità, mostrandone i miglioramenti anche nei set up allestitivi scelti. Un’occasione per portare a galla le istanze ambientali, economiche e sociali, lette attraverso la lente del design e della cultura del progetto per provare a immaginare nuove visioni e linguaggi per innovare la relazione che abbiamo con il mondo – a partire da quello domestico. Grande protagonista, infatti, è ritornato ad essere il ripensamento del rapporto con la casa, esplorato in eventi tra loro diversissimi, negli showroom certo, ma anche in molte incredibili location storiche o industriali, che per l’occasione sono state aperte diventando quinte sceniche senza paragoni: gli spazi industriali in via Fantoli con Baranzate Ateliers, gli ex scali ferroviari, da via Farini con Isola Design Festival a Stazione Centrale con il progetto di Dropcity, la Casa dell’Acqua del Parco Trotter trasformata in Bagno Diurno, fino a spingerci alle due ville di Varedo protagoniste di questa edizione di Alcova, Villa Bagatti Valsecchi e Villa Borsani. Ma ancora, al pubblico si sono aperti i palazzi storici: Palazzo Bovara, Palazzo Citterio, Palazzo Litta, Palazzo Reale, Palazzo Isimbardi, Palazzo Turati, Palazzo Senato e molti altri.
E in città? Ad avere maggiore successo le installazioni esperienziali, interattive, ibride, playful (e molto instagrammabili) che richiedevano un coinvolgimento diretto del pubblico.
Nell’ambito della Brera Design Week ad esempio, Valcucine, nel suo flagship store di Corso Garibaldi 99, ha presentato Architectural Scenarios: una mostra collettiva che esalta la versatilità progettuale del brand, guidando i visitatori attraverso un viaggio caleidoscopico per esplorare i valori di Valcucine in diversi progetti d’interni. La mostra è stata una celebrazione delle cucine disegnate da Gabriele Centazzo, designer e fondatore Valcucine, e dell’interpretazione progettuale di tre rinomati studi internazionali: ARRCC, i29 e Neri&Hu, che hanno esaltato il concetto di lusso esperienziale attraverso ambientazioni che mettono in dialogo l’infinita flessibilità compositiva di Valcucine. Un evento che ha saputo cogliere la relazione dinamica tra design e architettura, dando vita a un nuovo modo di concepire e vivere lo spazio retail come occasione di ispirazione e coinvolgimento per tutti, non solo addetti al settore.
Nell’ambito della Brera Design Week ad esempio, Valcucine, nel suo flagship store di Corso Garibaldi 99, ha presentato Architectural Scenarios: una mostra collettiva che esalta la versatilità progettuale del brand, guidando i visitatori attraverso un viaggio caleidoscopico per esplorare i valori di Valcucine in diversi progetti d’interni. La mostra è stata una celebrazione delle cucine disegnate da Gabriele Centazzo, designer e fondatore Valcucine, e dell’interpretazione progettuale di tre rinomati studi internazionali: ARRCC, i29 e Neri&Hu, che hanno esaltato il concetto di lusso esperienziale attraverso ambientazioni che mettono in dialogo l’infinita flessibilità compositiva di Valcucine. Un evento che ha saputo cogliere la relazione dinamica tra design e architettura, dando vita a un nuovo modo di concepire e vivere lo spazio retail come occasione di ispirazione e coinvolgimento per tutti, non solo addetti al settore.
Così come la collezionate presentata all’interno di Casa Lago durante la settimana della Design Week: nata dall’incontro creativo tra Daniele Lago, AD & Head of Design di LAGO Spa, e la designer Monica Armani, Collezione Venezia è una serie di prodotti legati tra loro da un fil-rouge ispirato alla storia della città lagunare: divani, tavoli, sedie e poltroncine che daranno nuovo respiro all’innovazione e alla qualità timeless degli arredi LAGO. O le novità presentate da Novamobili all’interno del nuovo allestimento nel flagship store in via Melchiorre Gioia, con il motto di #design, #sustainability, #wellbeing.
